Nel film “Un mondo fragile (La tierra y la sombra)”, il regista César Augusto Acevedo racconta come la "falsa illusione del progresso tecnologico" minacci storia, memoria e identità di popoli interi e denuncia "i grandi problemi sociali legati alla rovinosa espansione dell’industria zuccheraria" in Colombia: la trasformazione del paesaggio, la distruzione del terreno, il fallimento economico dei piccoli contadini, la povertà, la malattia e l’emigrazione.

“Un mondo fragile” sarà proiettato nella Sala della comunità del capoluogo carnico (in piazza Centa, 1), alle ore 20.30. Premio Camera d’Or al Festival di Cannes 2015, l’opera ispirerà la riflessione sui temi dell’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile e del Commercio equo e solidale proposta, venerdì 23 maggio, dal Cinema David e dalla Bottega del mondo di Tolmezzo, insieme all’Alleanza friulana Domini collettivi.