Presentato il Glossario della sostenibilità: “Bisogna dire cose difficili in modo semplice”

Il volume, nato dalla collaborazione tra ASviS, Ferpi e Rai per la sostenibilità – Esg, intende arrivare a un pubblico il più ampio possibile. Comunicazione responsabile, accessibilità e contaminazione di generi al centro dell’incontro.

di Flavia Belladonna

giovedì 15 maggio 2025
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Le parole contano”, ha esordito Claudia Mazzola, presidente di Rai Com, in apertura dell’evento di presentazione del Glossario della sostenibilità. 100 parole chiave per un futuro da realizzare, tenutosi il 15 maggio al Salone del Libro di Torino.  Il volume, edito da Rai Libri, è nato inizialmente come spazio televisivo all’interno del programma Uno mattina in famiglia, grazie al contributo di ASviS, Ferpi e Rai per la sostenibilità – Esg, per avvicinare allo sviluppo sostenibile telespettatori normalmente meno attenti al tema. Gli interventi degli speaker, moderati da Francesco Marino (caporedattore centrale Tgr Piemonte), si sono alternati alla presentazione di alcuni passaggi chiave del libro, dal “coinvolgimento degli stakeholder” alla “comunicazione responsabile” fino all’“accessibilità”.

A intervenire per primo Roberto Natale, consigliere di amministrazione della Rai, che si è soffermato sul contratto di servizio, ricordando come ora ci sia “un articolo, l’articolo 12, che si chiama sostenibilità. Nel testo precedente non c’era nemmeno come parola”. Ha poi fatto un annuncio: il 22 aprile sarà presentato il Bilancio Rai, che include anche il Bilancio di sostenibilità. Infine, si è concentrato sul libro, spiegando come punti a una comunicazione popolare, aggiungo, pop” perché “l’obiettivo con cui nasce questo volume è parlare a un pubblico più largo possibile”, che dopotutto è la missione del servizio pubblico. Dobbiamo “arrivare a chi magari della sostenibilità non ha ancora consapevolezza sufficiente”, a chi non l’ha incontrata, ha concluso.

Ha preso poi la parola Giulio Lo Iacono, segretario generale dell’ASviS: “Io vorrei partire dalla parola futuro”, ha affermato, ricordando il Future Day tenutosi a Venezia il 14 maggio con il lancio dell’iniziativa “Ecosistema futuro”. “Però c’è qualcosa che non va”, ha proseguito, “perché quando parliamo di sostenibilità e futuro, spesso vengono rappresentate immagini psicologicamente distanti”, dunque bisogna “fare autocritica, forse è sbagliato il modo in cui raccontiamo questi temi”. È arrivato quindi alla strada da intraprendere: “Dobbiamo imparare a dire cose difficili in modo semplice, le parole restituiscono la concretezza ai temi del futuro e della sostenibilità”. Inoltre, “dobbiamo cercare di contaminare generi diversi”, proprio come è stato fatto con questo volume, che parte da un programma Rai, passa per un libro e arriva in una gallery su Rai Play.


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Filippo Nani, presidente Federazione relazioni pubbliche italiane (Ferpi), si è concentrato sul tema della comunicazione. “L’Agenda 2030 è un obiettivo molto sfidante”, ha sottolineato, sostenendo che per riuscire a raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile “c’è bisogno anche di un elemento trasversale che è la comunicazione responsabile”, che significa anche contrastare la disinformazione. Servirebbe un 18esimo Goal su questo tema, ha aggiunto, che dovrebbe affrontare l’educazione alla sostenibilità, l’accesso equo all’informazione, il contrasto alla disinformazione, i rischi dell’Intelligenza artificiale per la comunicazione, la responsabilità dei comunicatori e la costruzione di un’etica pubblica. “Per raggiungere questo 18esimo Goal vanno create alleanze, come quella attivata tra ASviS, Ferpi e Rai Esg per il sociale”, ha concluso.

Lucia Cuffaro, volto di Unomattina in famiglia, dopo aver raccontato la storia della nascita dello spazio televisivo sul Glossario della sostenibilità, ha spiegato “tre motivi per cui questo libro è ricco di linfa vitale”. Primo, “il libro viene da un albero, che ha radici, che sono i territori”: questo volume riesce a dare parola ai territori italiani che riescono a portare la bellezza per contrastare il cambiamento climatico. Secondo, “il libro è anche fusto”, quindi richiede sostegno, che abbiamo anche grazie a ASviS e Ferpi. Infine, “ci sono i fiori, la parte aerea, che è l’ispirazione”, le iniziative che verranno. Cuffaro ha concluso parlando della “filosofia dei passi di bimbo”, secondo cui il bambino ha davanti una porta lontana, che raggiunge un passo dopo l’altro, senza guardare la porta perché porterebbe ansia (come l’ecoansia che sperimentano i giovani), ma deve concentrarsi sui passi, allo stesso modo dobbiamo fare noi per ogni singolo progetto.

Maria Chiara Andriello, direzione Rai Pubblica Utilità - responsabile accessibilità, ha ricordato come sia “importante che il servizio pubblico faccia una comunicazione accessibile”. Sentendo parlare del Glossario ha pensato che le parole avrebbero dovuto essere spiegate anche nella lingua dei segni, grazie a un madrelingua della lingua dei segni. Così è venuto fuori un progetto in cui le parole diventano 100 video per non vedenti e non udenti. “La comunicazione”, ha concluso, “deve arrivare al meglio e a tutti”.